Il corso di formazione "Ri-costruire il futuro", dedicato all'integrazione socio-lavorativa dei detenuti dell'Istituto Penitenziario di Capanne, ha recentemente completato con successo la sua prima fase. Questo programma, sostenuto dal Cesf e dalla Fondazione Perugia, ha preso avvio il 15 maggio e ha visto la partecipazione di 15 allievi nel corso di muratura. La conclusione della fase iniziale segna un importante traguardo per l'iniziativa, che è stata avviata contestualmente alla firma del Protocollo siglato a maggio scorso tra le Associazioni datoriali e le Organizzazioni sindacali del settore delle costruzioni, il Cesf, il Nuovo complesso penitenziario di “Capanne” e l’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Perugia (approfondisci qui).
Nel corso di questa fase, gli allievi hanno seguito sia il modulo di Muratura sia il corso obbligatorio di sicurezza rischio alto per i lavoratori edili. Durante i mesi successivi, alcuni partecipanti hanno dovuto ritirarsi per motivi vari, come scarcerazione, infortunio o permessi. Tuttavia, il 17 luglio si è tenuto l’esame conclusivo del modulo di Muratura, al quale hanno partecipato 11 allievi ancora attivi nel percorso.
“La formazione e il reinserimento sociale sono fondamentali per garantire ai detenuti una reale opportunità di riscatto e inclusione” sottolinea la segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, Elisabetta Masciarri, commentando l’importanza dell'iniziativa.
”Il progetto 'Ri-costruire il futuro' non solo fornisce competenze tecniche specifiche, ma anche la possibilità di costruire relazioni professionali e accedere a opportunità lavorative concrete. È un passo essenziale verso un reinserimento produttivo e dignitoso nella società. La collaborazione tra istituzioni, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali del settore e imprese è cruciale per incentivare iniziative di questo tipo, che - conclude Masciarri - rappresentano un investimento nel futuro dei partecipanti e nella loro capacità di contribuire positivamente alla comunità '".