La Cgil è tornata in piazza a Roma per difendere il lavoro, per difendere i diritti.
Fortissima la presenza della Fillea Cgil Umbria che ieri, 8 ottobre, ha riempito le vie che da Piazza della Repubblica conducono a Piazza del Popolo.
"È stato emozionante vedere una piazza pacifica, piena di gente, di lavoratrici, di lavoratori, di pensionate e pensionati e di giovani, tanti giovani. - commenta entusiasta Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil dell'Umbria.- Una piazza che ha chiesto di ascoltare il lavoro, perché una politica che non ascolta significa un Paese che non esce dalla crisi."
Ed è l'ascolto del lavoro lo slogan della manifestazione indetta dalla Cgil e il perno attorno a cui si muove il decalogo proposto dalla Cgil al Governo. Tra i dieci punti toccati, la richiesta di aumento degli stipendi, il superamento della precarietà, più sicurezza nei luoghi di lavoro e un piano per l'autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili.
Masciarri individua problemi immediati, come il caro energia, su cui è necessario agire con norme tampone, ovvero attraverso la tassazione degli extra-profitti, e problemi che richiedono azioni di medio e lungo periodo che siano da traino per cambiare il nostro modello di sviluppo.
"È chiaro che questo modello non ha funzionato avendo lasciato per strada milioni di donne e di uomini- incalza Masciarri - Le logiche di mercato hanno determinato un'idea di crescita che ha voltato le spalle alle fasce più vulnerabili della popolazione, incurante delle disuguaglianze sociali che si sono via via amplificate, incurante della dignità delle persone. Il lavoro è dignità, ed è attraverso il lavoro, come recita la nostra Costituzione, che promuoviamo la dimensione partecipativa dell'individuo alla collettività".
La Fillea Cgil Umbria vuole esserci nella contrattazione in un momento così decisivo, perché raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione significherebbe generare un circolo virtuoso e la creazione, tutt'altro che secondaria, di nuovi posti di lavoro.
"Oggi combattiamo contro la povertà, contro i bassi salari, contro la precarietà del lavoro. Lottiamo per i rinnovi contrattuali, necessari affinché le famiglie si riallineino al costo della vita, ma tutto questo non basta se non viene fermata la speculazione. In molte aziende umbre -spiega la segretaria generale - si è aperta la fase dei rinnovi dei contratti integrativi e particolarmente complesso è il rinnovo contrattuale del settore edile, che nella nostra regione, conta circa 12mila addetti. Si tratta di un rinnovo necessario, considerata l'enorme espansione avuta grazie anche alla spinta dei bonus e delle risorse del Pnrr".
La Fillea Cgil è impegnata a lavorare sui temi centrali della salute, della sicurezza e della legalità sul lavoro e continuerà a farlo.
"Non vogliamo più piangere morti, vogliamo che le nostre proposte che sono legate sia all'aumento dei controlli che all'implementazione dei sistemi di prevenzione, vengano prese in considerazione. È necessaria un'effettiva regolamentazione della trasparenza degli appalti e la garanzia per i lavoratori che allo stesso lavoro si applichi lo stesso contratto, tema molto sentito nel settore delle costruzioni. Ieri a Roma il popolo del lavoro ha sostenuto con forza tutto questo e molto altro. E da oggi - conclude Masciarri - a lavoro e alla lotta. Viva la Cgil!".