Oggi, 28 aprile, è la Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, una giornata istituita dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), per porre l'accento sulla necessità di diffondere una cultura della prevenzione e della sicurezza e favorire politiche che garantiscano un ambiente di lavoro sano e sicuro.
I dati INAIL 2022 relativi agli infortuni sul lavoro in Umbria mostrano 10.629 casi con una variazione (2018/2022) del +2.3%. Le denunce di malattie professionali crescono notevolmente: 2.993 nel 2022 a fronte delle 2.214 del 2018, subendo una crescita del +35.2%.
Nel primo bimestre 2023, gli infortuni sul lavoro si attestano a 1.566 casi contro i 1.608 dello stesso periodo dello scorso anno, mentre le malattie professionali subiscono un incremento del 13,4% rispetto al 2022 (periodo gennaio-febbraio). Allarmante il dato relativo ai casi mortali: 3 vittime nei soli primi due mesi del 2023 (approfondisci qui).
"Occasioni, come questa Giornata, sono utili per animare la riflessione sulla condizione dei lavoratori - afferma Alessandra Ligi, direttrice INAIL Umbria - e sulla necessità di valutare ulteriori interventi per contrastare il fenomeno infortunistico che dopo la pandemia è tornato a crescere e ha già raggiunto i livelli precedenti.
Occorre pertanto - prosegue Ligi - portare avanti azioni che da un lato contribuiscano ad elevare il grado di sicurezza dei processi produttivi, si pensi, ad esempio, alle potenzialità della digitalizzazione nel poter sostituire alcune attività profondamente rischiose, dall'altro è opportuno far leva sui comportamenti corretti: formare e informare. Lo abbiamo rimarcato anche pochi giorni fa, in occasione del Forum INAIL Prevenzione che si è tenuto a Perugia il 18 aprile scorso, "La sicurezza è sacra" questo anche il titolo del monumento inaugurato davanti all'Istituto, frutto di un progetto scolastico sul tema della prevenzione e sostenuto da associazioni di categoria e imprenditori umbri. É sacro il valore del rispetto della persona e della sua salute, valore che ritengo debba essere interiorizzato e agito fin dai banchi di scuola".
Costruire e mantenere una cultura preventiva della salute e della sicurezza è una priorità che giorni come questo consentono di riaffermare. La Fillea Cgil Umbria è impegnata a sottolineare quanto ci sia ancora da fare nei settori ad alto rischio, nel rafforzamento della sorveglianza sanitaria e nel monitoraggio dello stato di salute del cantiere.
Solo attraverso un'azione congiunta tra istituzioni, parti sociali e datoriali si può contrastare quella che ormai costituisce una battaglia di civiltà.
Negli ultimi anni, molti sono stati i provvedimenti adottati che vanno nella giusta direzione, come il DURC di congruità, la riduzione degli anni di contribuzione per accedere all'Ape sociale, l'applicazione dei contratti a tutta la filiera, ma è ancora molta la strada da fare.
Per questo come Fillea Cgil Umbria, continueremo a impegnarci per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro in tutti i settori, per la corretta applicazione dei protocolli di sicurezza, il rafforzamento del ruolo dei RLS(Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) e RLST(Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale), per il potenziamento qualificato del settore edile che guardi al benessere di chi lavora e sia in grado di rispondere efficacemente alle sfide della sostenibilità ambientale e sociale.
In questa Giornata, esprimiamo ancora una volta il nost ro cordoglio per le tante, troppe vittime del lavoro e ribadiamo il nostro impegno nel garantire un lavoro buono e di qualità.
Le iniziative di oggi: