Aumento di 119 euro lordi mensili e ulteriori investimenti in Previdenza complementare e Assistenza sanitaria integrativa. Sono i punti salienti del rinnovato Contratto del Cemento, che in Umbria interessa circa 800 addetti.
L’intesa, raggiunta lo scorso 16 marzo è stata sottoscritta da Fillea CGIL, Filca CISL, Feneal UIL e Federbeton e resterà in vigore fino a dicembre 2024
Soddisfazione per l’accordo è stata espressa dal Segretario regionale Fillea CGIL Umbria Elisabetta Masciarri. “Siamo riusciti a dare una risposta importante ai lavoratori, sia dal punto di vista salariale, sia dal punto di vista dell'avanzamento sul piano dei diritti. Un risultato importante – commenta - , anche alla luce dei tempi incerti che stiamo attraversando”.
L’incremento salariale, come detto, è pari a 119 euro a parametro 140 (quello in cui c’è un maggiore addensamento di addetti) e sarà suddiviso in 3 tranches: 40 euro a ottobre 2022, 40 a dicembre del 2023 e i restanti 39 a dicembre 2024. Il montante totale nel triennio è di 1.878 euro.
Il ruolo della bilateralità assume più forza, con l’inserimento di nuove materie nel Comitato Bilaterale dei Materiali da Costruzione (CBMC), tra cui la transizione energetica e la politica degli investimenti.
Passi in avanti importanti anche su Formazione, Sicurezza, inquadramento degli Addetti, Assistenza sanitaria e Previdenza complementare.
Nel dettaglio, sono state introdotte le Rsu delegate alla Formazione, 12 ore complessive per la formazione al ruolo e mezz’ora in più alle Rsu in aggiunta alle 2 già previste. Molta anche l’attenzione riservata al tema della sicurezza, con percorsi ad hoc e l’adesione del settore alla Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, che si celebra il 28 aprile. Passi in avanti importanti anche per l’inquadramento degli addetti, con l’innalzamento dei livelli per i profili più bassi, l’inserimento di nuove figure e miglioramenti anche per i livelli medio/alti, con una Commissione istituita con il compito di migliorare ancora il sistema classificatorio. Il contratto prevede inoltre il congedo per le vittime di violenza per un periodo di 6 mesi, in aggiunta ai 3 previsti dalla normativa, un aumento del periodo di comporto per gravi malattie, per un totale di 21 mesi, e l’aggiunta di due mesi al periodi utile per la conservazione della retribuzione.