Da gennaio ad oggi, si contano già 10 morti sul lavoro nella regione. Martedì scorso si è spento un operaio di 43 anni mentre era impegnato nella ristrutturazione di un edificio a Montefalco.
Un evento inaccettabile che si somma ai precedenti e che per la frequenza con cui ci troviamo a denunciarli rischiano di passare inosservati, rischiano di diventare un triste, abituale annuncio: occorre dire basta e agire con tempestività in formazione, prevenzione e sicurezza!
"Morire sul lavoro è assolutamente inaccettabile - dichiara la segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, Elisabetta Masciarri - Oggi, abbiamo a disposizione misure di sicurezza all'avanguardia che devono essere obbligatoriamente adottate nei cantieri. Non è possibile fare economia sulla sicurezza dei lavoratori!
La serie di tre incidenti dovuti a cadute dall'alto in sole due settimane rappresenta un indicatore che non può essere sottovalutato. È necessario che le autorità preposte si riuniscano immediatamente per mettere in atto tutte le misure necessarie, ulteriori ritardi nella definizione degli interventi e delle azioni da intraprendere non sono più accettabili. Occorre coordinamento tra istituzioni e associazioni preposte, implementare il sistema di qualificazione delle imprese e contrastare in modo fermo e netto la precarietà ".
Ribadiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai familiari della vittima e il nostro impegno costante e capillare per garantire il rispetto della dignità di chi lavora, della sua integrità psico-fisica, perché sia davvero e per tutti un lavoro buono e di qualità.
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