La Cgil ha recentemente pubblicato il Vademecum per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST), uno strumento che consolida il ruolo di queste figure nella tutela della salute e sicurezza sul lavoro, con un approccio che combina praticità, innovazione e visione strategica.
Con la prefazione del segretario generale Maurizio Landini, il documento affronta le grandi trasformazioni che caratterizzano il mondo del lavoro contemporaneo – dalla digitalizzazione alla transizione ambientale – ponendo la sicurezza come pilastro fondamentale delle politiche sindacali e della contrattazione collettiva. Frutto di un anno di lavoro e del contributo di categorie e territori, il Vademecum offre una sintesi di analisi storica, strumenti operativi e risorse tecnologiche, tra cui un’App che garantisce accesso rapido a modulistica, aggiornamenti normativi e materiali utili per affrontare le complessità quotidiane.
"Questo strumento non si limita a offrire supporto tecnico, ma diventa un manifesto operativo per rafforzare il ruolo strategico degli RLS e RLST nel sistema di prevenzione, specialmente in settori ad alto rischio come quello edile - dichiara la segretaria generale Fillea Cgil Umbria, Elisabetta Masciarri - In questo comparto, i rischi per i lavoratori non sono solo statistiche, ma realtà vissute, a volte con conseguenze drammatiche. È qui che il Vademecum può essere un alleato indispensabile, perché offre non solo conoscenze pratiche, ma anche una visione più ampia: la sicurezza come valore collettivo, non come semplice adempimento. Dotare i nostri rappresentanti di strumenti aggiornati e di facile accesso, come l’App associata, significa dare loro la possibilità di intervenire con consapevolezza e precisione, ma anche di essere una voce autorevole nel dialogo con aziende e istituzioni. È un modo per rafforzare la prevenzione, sì, ma anche per restituire centralità alla persona, alla sua dignità e al suo diritto di lavorare in sicurezza”.