La Corte Costituzionale ha validato i cinque quesiti referendari per i quali, nel 2024, abbiamo raccolto 5 milioni di firme. Ora tocca a ognuno di noi: con il voto possiamo costruire un Paese più giusto e inclusivo!
Partecipare ai referendum significa rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro e garantire maggiori tutele contro i licenziamenti ingiusti, perché crediamo in un lavoro stabile, sicuro e adeguatamente retribuito. Partecipiamo per dire basta alla precarietà e alle ingiustizie che colpiscono chi nasce e cresce in Italia, così come chi da anni qui vive e lavora, contribuendo allo sviluppo del Paese senza vedersi riconosciuta la cittadinanza, affinché siano estesi e garantiti diritti e tutele per tutte e tutti.
Partecipiamo per cambiare in meglio il Paese. Con il voto possiamo farlo insieme!
Votiamo 5 Sì per cambiare l'Italia!
1.Stop ai licenziamenti illegittimi
Garantiamo il diritto al reintegro per i lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti, oggi privati di questa tutela anche quando un giudice dichiara illegittimo il licenziamento.
2.Più tutele per i lavoratori delle piccole imprese
Eliminiamo il tetto massimo di 6 mensilità di risarcimento per i lavoratori licenziati ingiustamente nelle imprese con meno di 16 dipendenti, introducendo un criterio più equo basato su capacità economica dell’azienda, età e carichi familiari del lavoratore.
3.Riduzione del lavoro precario
Restituiamo stabilità al lavoro: ripristiniamo l’obbligo di una motivazione valida per i contratti a termine, oggi possibili fino a 12 mesi senza alcuna giustificazione.
4.Più sicurezza sul lavoro
Troppi infortuni, troppe vite spezzate: estendiamo la responsabilità delle aziende negli appalti, contrastando il ricorso a imprese prive di solidità finanziaria e non in regola con le norme antiinfortunistiche.
5.Più integrazione con la cittadinanza italiana
Abbassiamo da 10 a 5 anni gli anni di residenza legale per poter fare domanda di cittadinanza italiana, riconoscendo i diritti a chi nasce, cresce, studia e lavora nel nostro Paese.
Basta precarietà, basta disuguaglianze, basta ingiustizie!