Nella suggestiva sala Falcone e Borsellino della Provincia di Perugia, questa mattina si è svolto il seminario sul tema: "PNRR: Transizione Ecologica, Lavoro, Risorse, una sfida che l'Umbria non può perdere!".
L'iniziativa, organizzata e promossa dalla Fillea Cgil Umbria e dall'associazione Nuove Ri-generazioni Umbria, ha visto la partecipazione di esperti, accademici, rappresentanti del mondo sindacale e ambientalista, con l'obiettivo di analizzare le sfide e le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in ambito di transizione ecologica, lavoro e risorse.
Si tratta di temi fondamentali per il futuro dell'Umbria, che deve saper cogliere le occasioni di sviluppo sostenibile e innovazione previste dal Piano (approfondisci qui).
“Va sottolineato come la proposta di riprogrammazione del PNRR con REPowerEU fornita dal Governo questa estate, nonostante i proclami rivoluzionari, privilegi le erogazioni monetarie rispetto ai servizi”, puntualizza nella sua relazione introduttiva Lucio Caporizzi, membro del comitato scientifico di Nuove Ri-Generazioni Umbria e già direttore della Regione.
“Per quanto riguarda i fondi PNRR intercettati dall'Umbria che, stando alla Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e sull’amministrazione, sarebbero pari a 2,6 miliardi di euro, ecco, 1 miliardo e 270 milioni di questi, sono destinati a interventi come l'ammodernamento della linea ferroviaria, che non riguardano per forza di cose soltanto l'Umbria. L'impatto economico di quei lavori ricadrà sul territorio?” Si evidenzia quindi la necessità che questi interventi portino benefici tangibili alla regione.
Benefici riscontrabili non solo dal punto di vista economico, ma in grado di favorire anche lo sviluppo di soluzioni innovative e il contrasto delle disparità sociali.
“È importante per le organizzazioni sindacali istituire un nuovo patto tra istituzioni, imprese e società civile perché gli obiettivi del PNRR che sono l’innovazione digitale, la transizione ecologica e la coesione sociale siano effettivamente garantiti. Occorre prestare massima attenzione a come la rimodulazione del PNRR andrà ad impattare sulla vita delle persone", così la segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, Elisabetta Masciarri, che sottolinea come i tre obiettivi principali devono essere perseguiti in modo equilibrato, con l'attenzione alla riduzione delle disuguaglianze e alla sicurezza sul lavoro.
Il professore di Storia economica all’Università IULM di Milano, Emanuele Felice, ha illustrato il cambiamento nell'approccio europeo alla politica economica e sociale, che rappresenta un’occasione storica per il nostro Paese. Per sfruttare questa opportunità, è necessario rendere strutturale la politica del Pnrr e realizzare interventi indispensabili, come il potenziamento e l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione. Inoltre, è importante avere una visione sullo sviluppo industriale del Paese, per essere efficaci nella transizione energetica, che richiede anche una società civile e dei corpi intermedi pronti a recepire questi aspetti. Operare seguendo la logica delle emergenze non risolve i problemi strutturali, ma li aggrava.
In un contesto quale quello umbro in cui la mobilità è una questione aperta e cruciale, Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria, ha rimarcato l'importanza di investire nelle categorie più fragili e periferiche, che spesso subiscono le conseguenze negative dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento. Attenzione necessaria ribadita anche da Giovanni Carapella, membro del comitato scientifico di Nuove Ri-Generazioni, il quale ha anche evidenziato il valore di progetti di riqualificazione urbana innovativi, che possono migliorare la qualità della vita e dell'ambiente nelle città.
L'evento, che ha registrato una partecipazione straordinaria, tra i presenti anche la segretaria generale della Cgil Umbria, Maria Rita Paggio, ha dimostrato la rilevanza e l'urgenza di affrontare questioni tecniche come il PNRR, poiché queste tematiche impattano direttamente sulla vita dei cittadini e sul futuro del territorio.Il segretario generale della Cgil di Perugia, Simone Pampanelli, ha infatti sottolineato come le risorse del PNRR non siano solo un'occasione di miglioramento dei servizi, ma anche di rafforzamento dei diritti dei cittadini e dei lavoratori.
Un'occasione di trasformazione e sviluppo si presenta all'Umbria, un’occasione che l'associazione Nuove Ri-Generazioni Umbria, seppur fondata da poco, segue con attenzione, studio e propositività, come ha sottolineato il suo presidente, Augusto Paolucci.
Il seminario intende quindi costituire motivo di confronto e di analisi ed essere aggregatore di istanze e partecipazione per una società più equa e solidale che rispecchia i valori della nostra Carta costituzionale e per i quali saremo in piazza San Giovanni a Roma il 7 ottobre prossimo. Verso la Via Maestra!