Per riaccendere i riflettori sulle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una manifestazione nazionale che si terrà il 22 ottobre prossimo, in Piazza Santi Apostoli a Roma.
La manifestazione seguirà l'attivo unitario regionale dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale introdotto da Gianni Fiorucci, segretario confederale regionale della Cgil .
"Sono due appuntamenti importanti - spiega Cristiano Costanzi, RLST della Fillea Cgil dell'Umbria - con i quali la Fillea continua a ribadire l'estrema necessità di un veloce cambio di passo sul fronte della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, azione questa, che viene svolta troppo spesso in totale solitudine".
I numeri ufficializzati dall'INAIL sono impietosi: nel 2022, da gennaio ad oggi, si contano 600 morti , 400mila infortuni e il 77% delle aziende non risulta in regola sul fronte sicurezza. Soltanto in Umbria, le vittime sul lavoro dall'inizio dell'anno sono state ben 13.
"L'edilizia, in questo desolante scenario, vanta un triste primato. - continua Costanzi - Le figure dei RLS aziendali e RLST territoriali, costituiscono il primo fondamentale presidio nella sensibilizzazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, affinché si realizzi la più scrupolosa osservanza delle misure di prevenzione, dirette a scongiurare, o quantomeno ridurre al minimo, il rischio d'infortunio".
In Umbria, nel settore edile, il 98% delle imprese ha scelto la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale, RLST. Le imprese del settore contano una media di 2 dipendenti per azienda e questo "nanismo" strutturale non facilita la possibilità di una rappresentanza interna.
"È per questa ragione che da anni, in Umbria, le organizzazioni sindacali lavorano per un potenziamento della figura del RLST, affinché si incoraggi la cultura della sicurezza, soprattutto sul versante della prevenzione. Per questo - conclude Costanzi- sono necessarie risorse economiche, specialmente in un settore, quale quello edile, ad elevato rischio infortuni e malattie professionali".
Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil dell'Umbria, interviene: " Siamo convinti che, alla luce dei dati che rilevano l'aumento tragico delle morti sul lavoro, così come degli infortuni e delle malattie professionali, sia necessario incrementare sia la prevenzione, che i controlli degli organi preposti con norme più severe per i trasgressori.
L'investimento in salute e sicurezza deve significare l'occasione di qualificare e sostenere le imprese serie e la qualità del lavoro. Non accettiamo - conclude Masciarri- una corsa al ribasso su questo tema".