Anche la Fillea Cgil Umbria sarà in piazza a Roma l'8 ottobre perché il lavoro deve essere ascoltato.
Lo slogan della manifestazione nazionale, indetta dalla Cgil, rappresenta un forte richiamo alla politica, al governo, ai neoparlamentari affinché ascoltino le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, delle cittadine e dei cittadini, in questo momento di forte crisi economica e sociale.
"L'Italia ha una media salariale annua più bassa di 8mila euro rispetto alla media dell'Eurozona, con la crisi in atto e l'aumento dell'inflazione reale, le lavoratrici e i lavoratori fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese. La precarietà ha raggiunto ormai livelli insopportabili per un paese civile"- afferma Elisabetta Masciarri segretaria generale della Fillea Cgil Umbria.
"Chiediamo da tempo un nuovo statuto dei lavoratori- continua Masciarri-perché il nostro obiettivo primario è e resta quello di dare stabilità ai giovani che non possono più derogare a diritti e aspirazioni pur di avere un lavoro".
Dalle rilevazioni Istat dell'ultimo trimestre si conferma il trend preoccupante della precarietà nel mercato del lavoro con un exploit dei contratti lampo, che durano poco, molto poco, fino ad un massimo di 30 giorni.
Più di un terzo delle nuove posizioni lavorative attivate da aprile a giugno di quest'anno prevede una durata fino a 30 giorni, la quota dei contratti di un solo giorno è salita al 13,3 %, rispetto al 9,2% del trimestre precedente, mentre i contratti fino a una settimana di durata hanno toccato il 23,7%, il 3,9% in più rispetto ai dati precedenti.
La Fillea chiede al Governo di fornire risposte concrete e interventi immediati che affrontino il caro bollette mettendo un tetto al prezzo del gas e attraverso la tassazione degli extra-profitti delle imprese, così da redistribuire i fondi alle fasce più vulnerabili.
Senza trascurare poi il tema centrale della salute e sicurezza sul lavoro.
"Ogni giorno si registrano nuovi morti bianche- prosegue Masciarri- e questo non è più tollerabile. Le nostre proposte di una patente a punti per le imprese, che favorirebbe le imprese virtuose, e l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro per impedire nuove stragi bianche nei cantieri, sono proposte di civiltà.
Far sentire la voce di chi lavora è di vitale importanza- conclude Masciarri - soprattutto ad un anno dal terribile attacco di matrice fascista alla sede della Cgil Nazionale. Un attacco al cuore democratico del lavoro. Per questo tutti noi saremo in piazza a manifestare".
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