Una giornata, quella di ieri, in cui la produzione del settore Legno-Arredo si è arrestata del tutto o quasi. Grande infatti è stata l'adesione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore allo sciopero nazionale indetto da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil contro l'inaccettabile comportamento di Federlegno.
Uno sciopero che in Umbria ha coinvolto 3000 lavoratrici e lavoratori il cui Contratto nazionale è scaduto a fine 2022.
Le motivazioni della protesta sono legate alla richiesta di un aumento salariale dignitoso e al rispetto del modello contrattuale sottoscritto nel 2016 che consentiva ai lavoratori maggiore potere d'acquisto in rapporto all'andamento dell'inflazione, modello che Federlegno rifiuta di applicare, proponendo aumenti irrisori di soli 63,83€ al mese, non adeguati alla crescita del settore, al valore aggiunto prodotto dai lavoratori e venendo così meno agli accordi presi.
Il comparto del Legno-Arredo è infatti uno dei più dinamici e competitivi dell'economia italiana, con un fatturato che nel 2022 è cresciuto del 12,6% e con una crescita record dell'export, in particolare in Umbria +18,9% ( tra gennaio e settembre). Si tratta di un settore che esprime la qualità e l'artigianalità del made in Italy nel mondo e che mostra ampi scenari di crescita e di sviluppo davanti a sé, eppure di questi risultati positivi non sembra possano beneficiare i lavoratori.
Per questo ieri, dopo un mese di assemblee e mobilitazione, le lavoratrici e i lavoratori del Legno-Arredo hanno manifestato a Pesaro, dove ha sede il più grande distretto del legno del Centro Italia, insieme ai colleghi di Marche, Molise e Abruzzo. Con loro la Fillea Cgil Umbria unitariamente a Filca Cisl e Feneal Uil per chiedere a Federlegno di riaprire il tavolo della trattativa con un atteggiamento rispettoso degli accordi già presi e consapevole della necessità di rinnovare il Contratto nazionale.
Grande la partecipazione alla manifestazione unitaria così come l'adesione allo sciopero sia a livello nazionale che regionale. Nelle aziende del settore umbro i dati relativi alle adesioni mostrano alte percentuali: ISA SpA 90%, Knoll International SpA 70%, Margaritelli SpA 80%, SCAFC SpA 90%.
In migliaia hanno preso parte alle 7 manifestazioni territoriali di Treviso, La Spezia, Forlì, Pesaro, Matera, Cagliari e Milano, quest'ultima svolta in concomitanza con la Settimana del Salone del Mobile. Un segnale chiaro quindi a Federlegno, a cui i sindacati chiedono unitariamente di compiere un atto di responsabilità.