Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale di 8 ore per venerdì 29 novembre, con l’obiettivo di ottenere un cambiamento sostanziale di una manovra di bilancio del tutto inadeguata: aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici, e sviluppare una vera politica industriale sono le priorità che chiediamo al Governo di affrontare.
La manovra attuale promette invece anni di austerità, con il rischio di compromettere il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, già colpito dall’inflazione e da una dinamica inflazionistica alimentata dai profitti. Il mondo del lavoro affronta un’escalation di precarietà e lavoro nero, mentre sanità, istruzione, trasporti e servizi pubblici subiscono tagli. I rinnovi contrattuali nel pubblico impiego risultano inadeguati, coprendo solo una parte dell’inflazione, e il taglio del cuneo fiscale, che per molti lavoratori comporta una perdita di reddito, è pagato con il maggior gettito Irpef.
A ciò si aggiunge una riforma fiscale che riduce la progressività e privilegia chi evade, senza agire contro gli extraprofitti. La rivalutazione delle pensioni è insufficiente, con un aumento simbolico per le minime di soli 3 euro mensili, mentre la Legge Monti-Fornero continua ad applicarsi alla quasi totalità dei lavoratori. La mancanza di una politica industriale, il taglio agli investimenti e i ritardi nell’attuazione del PNRR penalizzano in particolare il Mezzogiorno. Tutto questo mentre con il Disegno di Legge Sicurezza si minacciano libertà costituzionali e il diritto di manifestare dissenso.
Chiediamo quindi al Governo e al sistema delle imprese di intervenire con risorse derivanti da extraprofitti, rendite, grandi patrimoni e lotta all’evasione. Rivendichiamo un finanziamento straordinario per la sanità, i servizi sociali, il supporto alla non autosufficienza, istruzione e ricerca; un rinnovo contrattuale per i settori pubblici e privati che tuteli il potere d’acquisto con la detassazione degli aumenti; la rivalutazione piena delle pensioni con un’estensione della quattordicesima e una riforma previdenziale che superi la legge Monti-Fornero. Sollecitiamo anche una politica industriale capace di salvaguardare l’occupazione e incentivare uno sviluppo sostenibile. Chiediamo il ritiro del Disegno di Legge Sicurezza e il rispetto delle libertà costituzionali.
Lo sciopero generale sarà accompagnato da manifestazioni territoriali in tutto il Paese,
MOBILITIAMOCI PER CAMBIARE!