AGGIORNAMENTO DEL 15/11/2024 (sulla base della modifica apportata dall’articolo 2 del Dl 167/2024)
Il Bonus Natale 2024 è un contributo fino a 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti con redditi annui inferiori o uguali a 28.000 euro e almeno un figlio a carico.
Con le ultime novità introdotte dall’articolo 2 del Decreto Legge 167/2024, pubblicato il 14 novembre in Gazzetta Ufficiale, viene eliminato il requisito del coniuge a carico. Non sarà più necessario che il coniuge sia fiscalmente a carico per accedere al beneficio, mentre restano valide le altre condizioni.
Per poter accedere al benefico il richiedente dovrà:
Questo bonus sarà erogato insieme alla tredicesima mensilità. Si informa tuttavia che i lavoratori edili che ne faranno richiesta, riceveranno il beneficio direttamente in busta paga.
Gli interessati dovranno presentare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro, completa di un’autocertificazione attestante il possesso dei requisiti necessari (circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 19/2024).
I lavoratori senza sostituto d’imposta, come i lavoratori domestici, potranno richiedere il bonus tramite la dichiarazione dei redditi del 2025.
Si informa inoltre che i lavoratori dipendenti che non sono certi di rispettare i requisiti reddituali potranno effettuare la richiesta tramite il Modello 730 o il Modello Redditi Persone Fisiche 2025. Anche chi ha interrotto l’attività lavorativa nel 2024 potrà richiedere il bonus tramite dichiarazione dei redditi, a condizione di rispettare i requisiti.
L'importo del bonus, fino a 100 euro, verrà calcolato in proporzione ai giorni di lavoro. I datori di lavoro potranno recuperare le somme erogate tramite credito d'imposta. L’ammontare non varia a seconda del contratto di lavoro (determinato o indeterminato) o dell’orario (tempo pieno o part-time). Il bonus non sarà riconosciuto a entrambi i coniugi o conviventi se entrambi sono lavoratori dipendenti e rispettano i requisiti, al fine di evitare sovrapposizioni.
Nonostante l’ampliamento della platea dei beneficiari rappresenti un aspetto positivo, le modifiche introdotte sollevano alcune criticità operative.
La disposizione normativa, modificata in due momenti distinti, ha generato confusione tra datori di lavoro e lavoratori, soprattutto per quanto riguarda la gestione della domanda già presentata sulla base delle regole precedenti. Inoltre, l’eliminazione dell’obbligo di indicare il codice fiscale del figlio a carico nella dichiarazione semplifica la procedura solo in apparenza: se tale dato fosse nuovamente richiesto in sede di redazione della CU, si rischierebbe di trasformare questa semplificazione in un ulteriore aggravio. Questa situazione evidenzia l’importanza di una maggiore chiarezza normativa per evitare complicazioni organizzative, soprattutto considerando il coinvolgimento di milioni di lavoratori.
La misura una tantum da 100 euro evidenzia, inoltre, quanto sia urgente introdurre interventi strutturali per sostenere le famiglie e i lavoratori in modo stabile. Un contributo isolato come il Bonus Natale, sebbene positivo come segnale di attenzione, non risponde alla necessità di una politica di welfare inclusiva e duratura a sostegno di tutte le lavoratrici e i lavoratori.
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