Una delegazione dei dipendenti dell’azienda Basalto La Spicca Spa è stata ricevuta ieri pomeriggio dal Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, e dal Vicesindaco, Mario Angelo Mazzi. Al fianco dei lavoratori, il segretario regionale della Fillea Cgil, Claudio Aureli.
Al centro dell’incontro, la questione socio economica legata al rischio chiusura della cava di basalto: uno spettro sempre più concreto alla luce delle richieste di un Comitato di residenti e di alcune associazioni di tutela ambientale.
“La tutela dell’occupazione e la difesa dei lavoratori sono le nostre priorità”, afferma Aureli. “ Sviluppo economico e lavoro non sono necessariamente in contrasto con la salvaguardia dell’ambiente. Al contrario: Basalto La Spicca è un’azienda virtuosa che ha sempre superato le verifiche effettuate dalle varie autorità di controllo e che si è impegnata, in modo proattivo, sui temi della sicurezza e della salute sul lavoro”.
Dati alla mano, l’impresa, collocata fra le prime 20 nella classifica 2019 dell’Osservatorio permanente dell’Area interna Sud-Ovest Orvietano, vanta ricavi per 5,7 milioni di euro e occupa circa 20 lavoratori. Un apporto al territorio importante in termini sia di occupazione diretta, sia di indotto, se si considera che sul fronte dei dipendenti e dei fornitori locali la società ogni anno redistribuisce non meno di 3 milioni di euro.
“Non solo – aggiunge Aureli – ogni anno reinveste più del 50% degli utili in mezzi, impianti e formazione. Senza contare che paga un premio di produzione tra i più alti nella Regione e che gli aumenti salariali sono stati costanti”.
“Questa impresa – afferma Aureli – è un fiore all’occhiello per l’economia orvietana e rientra in una rigorosissima selezione di siti fornitori della Rete Ferroviaria Italiana per le infrastrutture ferroviarie. La cava è, infatti, fra le poche a fornire un basalto di prima qualità idoneo per l’Alta velocità ferroviaria. “In anni di lavoro – sottolinea ancora il segretario regionale Fillea - ha selezionato professionalità altissime, ha stabilizzato gli addetti impiegati e lo ha fatto con livelli retributivi adeguati ai contratti collettivi nazionali e con premi di produzione veramente importanti”.
Quale dunque la richiesta alle Istituzioni, dopo l’importante segnale di ascolto rappresentato dall’incontro di ieri in Comune?
“Chiediamo un impegno serio e concreto a ricomporre le posizioni e a ragionare insieme su come proseguire, tenendo bene a mente che il lavoro dignitoso è motore di uno sviluppo sostenibile e crea vantaggio non solo per i singoli lavoratori e per le loro famiglie, ma per tutta l’economia locale”.