L’Assegno unico e universale è una prestazione economica a sostegno della genitorialità e natalità e spetta a tutte le famiglie con figli a carico, senza considerare la situazione lavorativa dei genitori, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di età (con alcune condizioni specifiche per i figli maggiorenni). L'importo dell'assegno dipende dal reddito del nucleo familiare, dal numero di figli e da altre eventuali condizioni particolari, come la presenza di disabilità.
La misura prosegue con i versamenti per il mese di novembre 2024 con tempistiche che variano in base alla situazione individuale:
Date di pagamento:
Per quanto riguarda gli importi mensili, l’importo dell’Assegno Unico varia in funzione dell’ISEE del nucleo familiare e della composizione familiare.
L’assegno mensile è composto da due parti:
Importi base (per figlio):
Maggiorazioni aggiuntive:
Per figli con disabilità sono stati resi strutturali gli importi aumentati più una maggiorazione extra che varia a seconda della gravità della disabilità.
Si informa inoltre che se la situazione ISEE non è cambiata rispetto all'anno precedente e l'INPS ha tutti i dati necessari, non è necessario presentare nuovamente la domanda per l'Assegno Unico. Tuttavia, è obbligatorio fare una nuova richiesta in caso di:
L’importo del beneficio non viene considerato reddito e non influisce sulla richiesta di altre prestazioni sociali agevolate o benefici per figli con disabilità.
La domanda per l’Assegno Unico può essere inviata online sul sito dell'INPS accededendo al portale con le credenziali SPID, CIE o CNS a partire dal 1° gennaio di ogni anno e ha validità dal mese di marzo fino a febbraio dell’anno successivo. Se la domanda è stata già presentata l’anno precedente e non ci sono modifiche (ISEE, composizione familiare, ecc.), non è necessario ripeterla. L'INPS considera valida la domanda precedente.
L’Assegno Unico rappresenta una riforma strutturale del welfare familiare accorpando precedenti misure di sostegno come il bonus bebè e gli assegni familiari. Tuttavia, nonostante l’importanza del provvedimento, emergono alcune criticità.
L'effettiva capacità delle famiglie di accedere e aggiornare l’ISEE varia, creando potenziali disuguaglianze nell’erogazione. Sebbene gli importi siano proporzionati al reddito, le famiglie con più figli o in aree in cui il costo della vita è maggiore, possono trovare il sostegno insufficiente per far fronte ai bisogni reali, se non accompagnate da un rafforzamento delle politiche di servizi all'infanzia e di conciliazione.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alle delegate e ai delegati Cgil nel proprio luogo di lavoro, alle sedi Cgil e alle sedi Inca e Caaf del territorio:
Inca: Sedi Provincia di Perugia - Sedi Provincia di Terni
Caaf Cgil: Sedi Provincia di Perugia - Sedi Provincia di Terni